Coreografia dell'umano
Questa serie fotografica nasce dall’osservazione del corpo in movimento, nel suo rapporto con lo spazio, con l’altro, con il tempo. Attraverso il gesto, il gruppo racconta una traiettoria emotiva: l’incontro, il caos, il conflitto. Ogni immagine è una traccia, un frammento di una coreografia invisibile fatta di ascolto, tensione, slittamenti e impulsi. Il movimento sfocato non è errore, ma linguaggio: restituisce l’instabilità, la vibrazione, la memoria del gesto. Il mio sguardo cerca il ritmo nascosto, la bellezza dell’imprevisto, la danza che nasce dal silenzio. I corpi si rincorrono, si dissolvono, si trattengono. In scena, il tempo si dilata e il confine tra presenza e assenza si fa sottile. Questa serie è un invito a riflettere sulle dinamiche umane, sulla fragilità delle relazioni, sulla potenza del corpo come strumento di narrazione.
Coreografia della moltitudine
Coreografia della moltitudine
Coreografia dell'impulso
Coreografia dell'impulso
Coreografia della soglia
Coreografia della soglia
Coreografia del disordine
Coreografia del disordine
Coreografia dell'incontro
Coreografia dell'incontro
Coreografia del conflitto
Coreografia del conflitto
Coreografia dell'eco
Coreografia dell'eco

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